Da Acqua Italia alcuni consigli per risparmiare sul riscaldamento

Con l’avvicinarsi dell’inverno arrivano da Aqua Italia (Federazione Anima) alcuni consigli per risparmiare sulle bollette.

Con l’arrivo dell’inverno e dei primi freddi torna il momento di riaccendere gli impianti di riscaldamento. Aqua Italia, con una nota, dà alcuni consigli agli utenti per poter risparmiare sulle bollette, adottando alcuni semplici accorgimenti.

Dalle ultime valutazioni ISTAT le famiglie Italiane nel 2013 hanno speso oltre 42 miliardi di euro per consumi energetici, con una spesa media a famiglia pari a 1700 euro. In alcune zone si è arrivati a spendere anche oltre i 2000 euro per riscaldare la casa e l’acqua.

Adottando semplici accorgimenti è possibile risparmiare più del 20% sulla bolletta sull’acqua sanitaria e più del 10% sul riscaldamento. Da luglio 2015 è entrato in vigore il nuovo regolamento in tema di efficienza energetica negli edifici che, tra i vari requisiti minimi che l’edificio nuovo o riqualificato deve possedere, prevede l’obbligo del trattamento dell’acqua del circuito di riscaldamento e dell’impianto sanitario.

Così facendo è possibile ottenere sia un risparmio economico sia garantire una migliore efficienza e quindi un minore impatto ambientale. In Italia, però, oltre il 50% degli immobili ha ormai più di 40 anni. Negli impianti sono spesso presenti depositi, calcare e fanghi che ne diminuiscono l’efficienza termica ed energetica.

Nei circuiti di acqua sanitaria il calcare, che è un isolante termico, si deposita sulle superfici delle componenti dell’impianto. Diventa così necessario tenere accesa per più tempo la fiamma della caldaia per riscaldare l’acqua alla temperatura desiderata. Questo si traduce in maggiore inquinamento e aumento dei costi.

Per garantire l’efficienza energetica degli impianti termici si effettuano interventi poco invasivi come la filtrazione, il condizionamento chimico e l’addolcimento.

Con il trattamento dell’acqua è possibile un recupero di efficienza delle caldaie tra il 15 e il 17%/anno. A questo si deve aggiungere il 5/6% sul circuito di riscaldamento. Questo si traduce in un doppio vantaggio: una diminuzione della dispersione di energia e un notevole risparmio economico in bolletta.

 

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