In questi giorni di grande calura, molte persone stanno pensando all’acquisto di un condizionatore visto le numerose agevolazioni presenti sul mercato.
Tra queste persone, ci sono sicuramente le categorie più fragili come i disabili, le persone affette da una patologia o le persone allettate, la cui condizione e il cui riposo è spesso disturbato dal caldo eccessivo specie nelle ore notturne.
Per questo motivo è opportuno domandarsi se una persona disabile che acquista un condizionatore possa beneficiare di detrazioni o agevolazioni.
Il senso comune ci suggerirebbe una risposta affermativa, visto il miglioramento del benessere e del riposo ma bisogna riferirsi a delle norme precise che regolano questo tipo di tematiche.
Per tutto ciò che concerne le agevolazioni, si fa riferimento infatti alla legge n. 104 del 5 febbraio 1992, riferimento normativo primario in materia di agevolazioni, diritti e tutele.
Le agevolazioni della legge 104 hanno l’obiettivo di promuovere l’autonomia ed il benessere delle persone affette da disabilità oltre a regolare la possibilità di usufruire di permessi lavorativi per supportare i familiari che hanno bisogno di assistenza.
La normativa italiana prevede inoltre particolari agevolazioni fiscali e detrazioni sia per le cure mediche che per le prestazioni assistenziali, per la rimozione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di auto e mezzi informatici.
Può quindi rientrare l’acquisto di un condizionatore tra gli acquisti per i quali è possibile usufruire di detrazioni o condizionatori particolari come l’IVA al 4%?
La normativa è chiara: no alle agevolazioni per i condizionatori.
A tale proposito sono intervenuti anche l’Agenzia delle Entrate il Mistero della Salute che hanno ribadito che questi strumenti non possono essere considerati i sussidi tecnici o informatici.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 2 comma 1:
“Si considerano sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, appositamente fabbricati o di comune reperibilità, preposti ad assistere la riabilitazione, o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso alla informazione e alla cultura in quei soggetti per i quali tali funzioni sono impedite o limitate da menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio.”
I condizionatori quindi non rientrano in questo elenco come precisato anche dal Ministero della Salute: “i condizionatori d’aria non rientrano negli ausili che aiutano il recupero e l’autonomia funzionale di un soggetto disabile” anche se tale posizione parrebbe piuttosto strana, visto l’ulteriore e innegabile disagio che il caldo eccessivo può provocare a chi è affetto da una disabilità.