E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il provvedimento “Agenda verde” per promuovere uno sviluppo economico che punta sulla sostenibilità ambientale.
In una nota diffusa dal Ministero dell’Ambiente si legge che il Governo ha pubblicato l’ “Agenda verde” o “Collegato ambientale alla legge di stabilità”.
Il provvedimento consiste in un pacchetto di misure volte a coniugare l’ecologia alle attività industriali, per incentivare la crescita della green economy.
Disposti in circa 30 articoli, le nuove leggi semplificano il quadro normativo riguardo argomenti come la protezione del paesaggio, la distribuzione degli investimenti, le valutazioni d’impatto sull’ ecosistema, la gestione dei servizi idrici, la raccolta differenziata e la difesa contro il degrado idrogeologico del suolo.
Tra le novità c’è l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2020, con un sistema di premi e penalizzazioni che riguarderà direttamente i Comuni.
Sono stati inoltre introdotti incentivi agli enti locali che acquisteranno prodotti realizzati con materiali riciclati.
Il fine è quello di sollecitare la nascita di un mercato basato su materiali di scarto utilizzati nei cicli produttivi delle fabbriche.
Il “green public procurement” prevede invece una detrazione del 20% sulla cauzione a corredo dell’offerta per le imprese che prendono parte agli appalti pubblici e munite di certificazione Emas o marchio Ecolabel.
L’articolo 11 stabilisce invece dei requisiti ambientali minimi oltre i quali su può parlare di geen public procurement al fine di ridurre i consumi di energia fossile.
Un’altra proposta dell’”Agenda verde” è quella di unificare le commissioni Via (Valutazione d’impatto ambientale) e Aia (Autorizzazione integrata ambientale), per diminuire gli adempimenti a carico delle imprese e rendere più veloci le procedure burocratiche.