Aria Pulita è il nuovo sistema di certificazione per le stufe a pellet introdotto da AIEL.
Durante l’inverno le polveri sottili tornano ad essere controllate con maggior attenzione. Il loro livello aumenta vertiginosamente a causa della riaccensione dei riscaldamenti. Per agevolare gli utenti ad essere parte attiva nella lotta all’inquinamento atmosferico, l’associazione di imprese della filiera legno-energia ha pensato introdurre questa nuova certificazione.
L’obiettivo di AIEL è quello di favorire l’acquisto di generatori di calore efficienti e sostenibili da parte dei consumatori. Con la certificazione Aria Pulita i consumatori avranno più informazioni. Potranno così scegliere con più facilità tra stufe, inserti e caldaie a legna o pellet.
La nuova certificazione supporterà il processo di evoluzione tecnologica dei generatori di calore a biomasse legnose. Di conseguenza saranno premiati tutti quei produttori che investono maggiormente in innovazione tecnologica.
La certificazione Aria Pulita può essere richiesta inoltrando la domanda online all’indirizzo di posta certificata aiel@pec.it. I costi della certificazione Aria Pulita possono variare a seconda che le aziende abbiano l’iscrizione al GAD o al GCB. Per garantire una maggiore trasparenza i prodotti certificati verranno inseriti in un database telematico pubblico. I produttori potranno utilizzare il marchio Aria Pulita nelle campagne di comunicazione.
Durante la presentazione, AIEL ha lodato l’impegno della Regione Lombardia nel ridurre l’impatto dei generatori di calore a biomassa legnosa. “Grazie ad ARIA PULITA comincia un percorso virtuoso che trova subito concreta applicazione: il recentissimo decreto 5656/2016 della Giunta Regionale lombarda, in maniera analoga a quanto previsto per gli autoveicoli, attiva un sistema di classificazione degli apparecchi domestici a legna e pellet in classi ambientali. In caso di superamento dei limiti delle emissioni di polveri sottili, scatterà il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con le classi prestazionali peggiori, promuovendo così i generatori più moderni ed efficienti” ha spiegato l’Associazione.