Batterie verdi più sicure e low cost

Arrivano dall’Università di Harvard importanti novità nel settore dell’accumulo energetico. La famosa rivista Science ha pubblicato uno studio realizzato da un team di ricercatori della prestigiosa università americana, che ha portato alla realizzazione di una particolare batteria a flusso ricaricabile.

 

Questo nuovo dispositivo potrebbe rendere lo stoccaggio di energia elettrica prodotta da fotovoltaico o eolico conveniente sia in contesto commerciale che domestico.

 

I primi passi avanti per realizzare batterie a flusso più sicure ed economiche sono stati condotti l’anno scorso da Michael J. Aziz, professore di tecnologie dei materiali e dell’energia, che ha provato a sostituire l’utilizzo dei metalli con delle piccole molecole organiche a base di carbonio con il compito di immagazzinare energia, chiamate chinoni. Lo step successivo è stato realizzato da un team della stessa università composto da Michael Marshak, Kaixiang Lin e da Roy Gordon, professore di chimica e di scienza dei materiali.

 

La soluzione messa a punto dal team di ricercatori utilizza essenzialmente elementi abbondanti, atossici e non infiammabili come carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno, ferro e potassio, a cui sono stati aggiunti un colorante organico comune ed un additivo alimentare economico, che hanno aumentato la tensione della batteria di circa il 50 per cento rispetto ai tentativi precedenti.

 

È stata scelta una batteria di flusso rispetto a quelle con elettrodi solidi, in quanto consente di immagazzinare energia in liquidi contenuti nei serbatoi esterni e in questo modo è possibile aumentare la quantità di energia accumulata utilizzando semplicemente delle vasche di dimensioni maggiori. Questo tipo di batteria risulta perfetta per l’uso residenziale, ma la sua struttura la rende facilmente scalabile e applicabile in diversi contesti, compreso quello aziendale.