Bonus elettrico, sconto del 30% per famiglie numerose e in difficoltà

Sono state introdotte con il decreto 29 dicembre 2016 importanti modifiche alla disciplina del bonus elettrico.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato dei cambiamenti sul bonus elettrico, entrati in vigore già a gennaio. Il bonus consiste in uno sconto in bolletta per i clienti che sono in condizioni di disagio economico. L’agevolazione viene calcolata sulla base dei parametri di reddito e di composizione del nucleo familiare.

Le modifiche al decreto interministeriale 28 dicembre 2007 volute dal MiSE prevedono un aumento dello sconto applicato sulla bolletta. La riduzione media della bolletta annua per le famiglie numerose ed indigenti passa dunque dal 20% al 30%. In secondo luogo incrementerà da 7.500 euro a 8.107,5 euro il tetto ISEE per poter accedere alle agevolazioni. Il nuovo decreto prevede infine la possibilità di inoltrare la domanda in via telematica.

Obiettivo del MiSE è quello di migliorare l’efficacia della misura e semplificare le procedure di accesso alle agevolazioni. Il nuovo decreto intende compensare eventuali effetti negativi derivanti dalla riforma tariffaria per i clienti domestici avviata nel 2016.

La richiesta di accesso al bonus elettrico è riferita ad una sola fornitura di energia elettrica ad uso domestico nella titolarità di uno dei componenti di un nucleo familiare in possesso dei requisiti ISEE. L’agevolazione può essere richiesta anche per disagio fisico. In questo caso viene meno la fascia di reddito familiare, ma è necessario che nell’abitazione risieda una persona gravemente malata e costretta ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

Annualmente l’Autorità per l’energia monitorerà la misura e trasmetterà gli esiti al MiSE, al fine dell’adozione di eventuali disposizioni modificative e integrative. Con cadenza triennale invece verrà aggiornato il valore ISEE. L’Agenzia prenderà in considerazione il valore medio dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati in ciascun triennio di riferimento.