Caldaia a condensazione, i motivi del successo

Scegliere di installare una caldaia a condensazione risulta davvero la scelta ideale in caso di sostituzione del vecchio impianto tradizionale? Ecco un’analisi sui vantaggi che questa tipologia di impianto può offrire.

Gli impianti tradizionali hanno ormai un notevole impatto ambientale e un costo di gestione maggiore rispetto alle caldaie più recenti. Scegliere una caldaia a condensazione consente poi benessere ambientale e un notevole risparmio energetico.

Esistono diverse tipologie di caldaie a condensazione e la scelta dipende dalla condizione dell’involucro e da dove si trova. E’ necessario sapere se l’impianto si può collegare alla rete urbana per il Metano o se è necessario utilizzare altri combustibili. Le tipologie di caldaie a condensazione disponibili sul mercato sono soprattutto tre: caldaie a condensazione a gas, caldaie a condensazione a gasolio e caldaie a condensazione gasolio/gas.

Tenendo conto della quantità di energia estraibile dal gas metano e dal calore latente, le prestazioni medie delle tecnologie di condensazione disponibili vanno dal 105% al 109%, contro il 90-93% delle caldaie tradizionali. Installando impianti che garantiscono un funzionamento a bassa temperatura, si può ottenere un rendimento maggiore da questo tipo di caldaie. Utilizzando un impianto radiante è possibile ottenere un risparmio energetico vicino al 50%. L’abbinamento di queste caldaie con un impianto a fonti rinnovabili consente di abbassare ulteriormente l’impatto dell’impianto sull’ambiente.

Capitolo costi: quelli di una caldaia a condensazione sono più alti rispetto alle vecchie caldaie, ma sono variabili in funzione di alcune caratteristiche. Si prendono in considerazione ad esempio potenza della caldaia, grado di impermeabilizzazione o capacità del vaso di espansione. A diminuire considerevolmente sono i costi di gestione, che consentono di risparmiare fino al 20-25% rispetto a una caldaia classica.

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