La certificazione energetica risulta oggi la soluzione più conveniente per ridurre le emissioni di inquinanti e contemporaneamente risparmiare sulla bolletta.
L’attenzione nei confronti della protezione dell’ambiente è aumentata considerevolmente negli ultimi anni, per questo si sente sempre più spesso parlare di certificazione energetica degli edifici. La riduzione delle emissioni di CO2 e la certificazione energetica sono due modi concreti per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
Mentre prima era di secondaria importanza, ora è diventato obbligatorio che venga stabilita la classe energetica degli edifici. La certificazione energetica o APE (attestato di prestazione energetica) è un documento utilizzato per valutare l’efficienza energetica di un edificio. Questo documento deve essere obbligatoriamente presentato dal proprietario dell’immobile che deve essere messo in vendita o in locazione.
I motivi per cui è importante la classe energetica sono sia ambientali che economici. La classe energetica di un immobile va da G ad A4. Nel caso di un edificio in classe G, questa può indicare un’elevata età della struttura, degli impianti, dei materiali utilizzati e dunque i consumi che vengono generati sono maggiori.
Per migliorare la classe energetica di un edificio è possibile effettuare interventi di riqualificazione energetica. I proprietari possono intervenire sulla struttura dell’immobile (ad esempio sostituendo gli infissi) o installare nuovi dispositivi (come una caldaia a condensazione a più alto rendimento).
Nonostante una spesa iniziale talvolta alta, i benefici si ripercuotono sul lungo periodo. Un miglioramento della classe energetica può portare ad un risparmio di energia e alla riduzione dell’inquinamento. Un ulteriore vantaggio da considerare è l’acquisto di valore per la struttura relativamente ad una futura vendita.
Per avere una certificazione energetica è necessario rivolgersi a dei professionisti che siano abilitati per potere certificare un immobile. Seguendo le linee guida contenute nell’APE è possibile ridurre il proprio fabbisogno energetico. Questo documento serve anche per richiedere la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di miglioramento energetico sugli edifici.