Tra gli interventi finalizzati al risparmio energetico, anche la semplice installazione di una pompa di calore da il diritto ad usufruire del bonus mobili.
Il bonus mobili è una detrazione fiscale instituita dal Decreto Legge n. 63/2013 per gli interventi di efficientamento energetico, di recente prorogata a dicembre 2015, secondo la Legge di Stabilità.
In particolare, si tratta del decreto sulle “Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia per la definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale”.
Secondo quanto esplicitato dall’Agenzia delle Entrate attraverso la Circolare n. 11/2014, nel caso in cui il contribuente non esegua interventi edilizi che coinvolgono mobili o grandi elettrodomestici, il bonus mobili è ammesso solo nel caso di interventi finalizzati al risparmio energetico.
Questa disposizione è relativa alla lettera h) del comma 1 dell’articolo 16-bis del TUIR e include tra questi interventi per l’efficientamento energetico la sostituzione di caldaie e confizinatori fissi.
Tuttavia, gli interventi per il risparmio energetico (detraibili al 65%) non possono essere un presupposto per accedere alla detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
La questione è stata chiarita con la Circolare n.29 del 2013, paragrafo 3.1., dove si legge che “i soggetti che possono avvalersi del beneficio fiscale sono (…) i contribuenti che (…) fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’art. 16-bis con la maggiore aliquota del 50% e con il maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili”.