Contabilizzazione del calore, Confedilizia chiede una proroga per gli adeguamenti

Mancano ormai pochi giorni all’entrata in vigore della nuova regolamentazione sull’efficienza energetica, che contiene importanti modifiche per la contabilizzazione del calore nei condomini.

La nuova norma obbliga ad installare sistemi per la contabilizzazione del calore negli appartamenti dotati di impianto di riscaldamento centralizzato. L’obbligo scatterebbe dal 1 gennaio 2017 ma già alcune settimane fa Confedilizia si era mostrata ottimista sulla possibilità di posticipare i termini.

Le modifiche imposte dal decreto legislativo 102/2014 interessano circa il 16% dei condomini italiani. I ritardi normativi hanno reso complicata l’installazione di valvole termostatiche e dispositivi per la contabilizzazione del calore. Il decreto legislativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solamente alla fine del mese di luglio e in molti condomini non è stato possibile eseguire i lavori di adeguamento dell’impianto prima dell’accensione del riscaldamento, fissata in molte regioni d’Italia al 15 di ottobre.

Altra motivazione che ha rallentato il processo di adeguamento degli impianti sono i costi necessari per l’intervento. Una simulazione del Sole 24 Ore ha stimato più di 1.000€ per un appartamento di 80mq con 6 caloriferi.

L’importo elevato ha fermato diversi condomini nonostante il maxi-sconto fiscale previsto dal Governo. Chi effettua interventi finalizzati all’efficienza energetica può richiedere un rimborso fino al 60% della spesa, rimborsata in 10 anni sotto forma di detrazione IRPERF.

Le sanzioni previste per il mancato adempimento entro il 31 dicembre 2016 andranno da 500 a 2.500 euro. Le multe saranno comminate al titolare dell’unità immobiliare e ad ogni condomino inadempiente.

Confedilizia punta ora sull’inserimento di una proroga sui termini di scadenza per l’adeguamento impianti nel cosiddetto decreto legge Milleproroghe. Le soluzioni per ora al vaglio sono due. La prima prevede una riduzione al 5% delle sanzioni minime sino ai primi mesi della primavera 2017. Un’altra possibilità è un posticipo dell’applicazione delle sanzioni alla riapertura degli impianti di riscaldamento nel 2017.

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