ENEA ha avviato nel 2017 un Osservatorio nazionale per mercato degli edifici NZEB.
L’Osservatorio ENEA sui Nearly Zero Energy Building (NZEB) ha consentito di analizzare questa nicchia di settore che sta crescendo nel nostro Paese. L’Osservatorio ha preso in esame le informazioni su politiche, iniziative pubbliche e private di informazione e formazione.
Il 7° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’Enea stilato lo scorso anno aveva iniziato a mettere a fuoco il mercato italiano degli edifici NZEB. Anche se di nicchia, il rapporto metteva in evidenzia una crescita dei numeri. L’Osservatorio avviato lo scorso anno ha consentito di stilare lo stato dell’arte del settore.
Tra il 2016 e il 2017 in Italia sono stati costruiti circa 600 edifici con fabbisogno energetico quasi zero, coperto in gran parte da rinnovabili. Di questi l’80% di nuova costruzione e l’88% ad uso residenziale.
Le caratteristiche degli edifici NZEB in Italia sono stabilite dal Decreto 26 giugno 2015 che indica i requisiti minimi per edifici nuovi e già esistenti. Questo Decreto fissa requisisti di prestazione in termini di energia primaria più severi del 15% rispetto ai precedenti standard. I limiti sono diventati più severi nel 2017 e lo diventeranno progressivamente ancora di più nel 2019 e nel 2021.
Gli altri requisiti minimi previsti oltre al limite complessivo sul consumo di energia primaria sono:
- gli indici di prestazione termica utile da confrontare con i valori limite dell’edificio di riferimento;
- il coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione;
- l’area solare equivalente estiva per unità di superficie utile;
- i rendimenti degli impianti di climatizzazione invernale e estiva e di produzione dell’acqua calda sanitaria;
- i limiti sulle trasmittanze degli elementi disperdenti.
La crescita è dovuta anche grazie agli obblighi più stringenti imposti in anticipo rispetto alle scadenze del 2019 e 2021 in alcune regioni come Lombardia, Emilia Romagna e nella provincia di Bolzano.