Produrre energia dalla depurazione delle acque reflue. Accadrà per la prima volta a Collegno (Torino) grazie al progetto europeo Demosofc, coordinato da Massimo Santarelli del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino e finanziato dall’Unione Europea.
Il sistema verrà installato nell’ impianto Smat di trattamento acque reflue di Collegno e sarà il primo impianto di taglia industriale in Europa alimentato dal biogas ottenuto proprio dalla depurazione delle acque reflue.
L’impianto riuscirà a garantire la fornitura di circa il 30% del fabbisogno elettrico e il 100% del fabbisogno termico del sito grazie allo sfruttamento della tecnologia delle celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC), che funzionano a circa 800°C e che possono essere alimentate anche direttamente a gas metano o a biogas. Verranno utilizzati tre moduli fuel cell capaci di produrre in cogenerazione 175 kW elettrici e 90 kW termici, con un’efficienza elettrica del 53%.
Il progetto, cui è stato destinato un budget complessivo di circa 5.9 milioni di euro (tra i quali 4.2 milioni stanziati dall’Unione Europea), prevede la collaborazione di 5 soggetti tra istituti di ricerca e aziende europee: il Politecnico di Torino e il Gruppo SMAT per l’Italia, l’azienda Convion Oy e il centro di ricerca VTT per la Finlandia e l’Imperial College of Science, Technology and Medicine di Londra.
Secondo il coordinatore Massimo Santarelli: “Questo progetto vuole rappresentare un caso emblematico, su taglia industriale, che renda evidente agli operatori del settore ed alla società nel suo complesso i vantaggi energetici delle celle a combustibile: infatti, dal confronto di un impianto SOFC con i principali competitori, utilizzati nella quasi totalità dei contesti industriali, ovvero ICE (Internal Combustion Engine, motore a combustione interna) e GT (Gas Turbine, turbina a gas), nell’ambito di taglie inferiori al MW, si profilano efficienze elettriche dell’ordine del 53% rispetto a valori che oscillano tra il 35 – 38% e il 30 – 35%”.