Quella che si appresta a finire sarà ricordata come un’estate memorabile. Nel mese di Giugno 2016, infatti, per la prima volta in Italia il consumo mensile di energia è stato coperto per il 50,5% da fonti rinnovabili.
Lo storico traguardo ha confermato gli ottimi risultati della politica d’incentivi messa in atto negli ultimi anni, che ha visto un aumento del 137% della produzione di elettricità proveniente da fonti di energia rinnovabile rispetto ai dati rilevati nel 2000.
A contribuire al conseguimento dell’obiettivo europeo, con sei anni di anticipo rispetto alla deadline del 2020, hanno sicuramente contribuito l’andamento positivo del settore idroelettrico (lo scorso giugno è stato particolarmente piovoso, con il 22% di precipitazioni in più alla media 1971-2000) e la domanda elettrica ai minimi storici dopo il sesto calo consecutivo dall’inizio dell’anno.
Per quanto riguarda l’offerta di energia rinnovabile, il sistema è arrivato al suo apice e le rinnovabili sono ormai tecnologie in fase di maturità. I prossimi anni quindi dovrebbero vedere una diminuzione degli investimenti, che saranno destinati soprattutto alla sostituzione degli impianti obsoleti
Nei prossimi anni saranno decisive le politiche di promozione dell’efficienza energetica. La domanda di energia rinnovabile varierà a seconda di quanto queste riusciranno a stabilizzarne la richiesta e se verranno realmente messi in atto una nuova “Strategia energetica nazionale” o il tanto acclamato “Green act”.