Fondo Nazionale di Efficienza Energetica: 255mln di euro per imprese e PA

255 milioni di euro, questo è l’ammontare previsto per il Fondo Nazionale di Efficienza Energetica nei prossimi due anni.

Dopo l’ok da parte della Corte dei Conti, il Fondo nazionale efficienza energetica è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta ufficiale il 6 marzo. Con il decreto vengono messi a disposizione delle imprese e della Pubblica amministrazione nuovi incentivi.

150 milioni di euro sono già stati resi disponibili dal ministero dello Sviluppo. A questi verranno poi aggiunti 35 milioni all’anno tra il 2018 e il 2020. L’obiettivo è quello di favorire il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica amministrazione.

La gestione è affidata a Invitalia, che entro due mesi indicherà tempi e modalità per l’invio delle domande. Saranno offerte garanzie e finanziamenti a tasso agevolato promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari e investitori privati.

Oltre agli interventi di efficientamento, sono ammessi ai finanziamenti agevolati i costi riguardanti:

  • le consulenze;
  • gli interventi sull’involucro edilizio;
  • le infrastrutture specifiche e i costi connessi ad apparecchiature;
  • gli impianti e forniture di materiali utili.

Potranno richiedere le agevolazioni le imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata/associata. Le tipologie di agevolazioni previste sono due:

  • la garanzia sulle singole operazioni di finanziamento tra 150mila euro e 2,5 milioni (fino all’80% dell’ammontare delle operazioni finanziarie);
  • un finanziamento agevolato fino al 70% dei costi, tra i 250 mila a un massimo di 4 milioni di euro.

Le agevolazioni possono essere richieste dalla Pubbliche amministrazioni, sia in forma singola sia in forma aggregata/associata. Sono inoltre aperti anche alle ESCO (le Energy Service Company).

Per le PA il Fondo efficienza energetica prevede finanziamenti a tasso agevolato dai 150 mila ai 2 milioni di euro. Il finanziamento non potrà superare il 60% dei costi, tranne alcune eccezioni come le spese per l’illuminazione, per cui la soglia si alza all’80%.

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