Impianto elettrico esterno: una scelta economica

Tra le opzioni per predisporre un impianto elettrico residenziale ci sono le installazioni interne ed esterne. Gli impianti elettrici esterni sono la scelta più economica e veloce in ambito residenziale.

 

La prima possibilità necessita di scanalature nel muro realizzate da un muratore, dell’intervento dell’elettricista e quindi della chiusura delle tracce sui muri, sempre ad opera di un muratore.

L’impianto interno prevede quindi dei lavori lunghi per la messa in posa, un notevole dispendio economico e un’impegnativa attività di ripulitura della polvere causata dai lavori.

 

L’impianto elettrico esterno è invece una scelta molto più conveniente a livello di spesa, comodità e velocità. Lo svantaggio principale di questo tipo di sistema è la componente estetica, che lo rende più indicato ad ambienti poco in vista come sottotetti, cantine o garage.

 

L’impianto elettrico esterno prevede l’applicazione di coprifili elettrici in pvc, di facile e veloce applicazione. I coprifili possono essere verniciati, preferibilmente prima di applicarli al muro, in modo da evitare macchie di vernici sulla parete.

 

Si può scegliere tra diverse tipologie di tubi, rotondi, rettangolari o quafrati, generalmente lunghi quattro metri e dal diametro che va dai 10 ai 30 millietri.

Tra gli altri strumenti necessari, ci sono i frutti, le scatole porta frutti (per agganciare prese e interruttori) gli interruttori, i deviatori e le prese.

 

I diversi componenti possono essere assemblati molto semplicemente: i tubi si tagliano facilmente e vanno rifiniti con la carta vetrata, mentre le scatole porta frutti e di derivazione si svitano facilmente con un cacciavite a stella.

Una volta deciso come disporre i pezzi, è necessario disegnare sul muro il percorso dell’impianto, fissare le scatole con l’aiuto di una bolla e infine proseguire con i tubi, che dovranno essere appesi ad appositi ganci.

 

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