Il rapporto dell’Osservatorio congiunto Fillea Cgil – Legambiente “Costruire il futuro, innovazione e sostenibilità nel settore edilizio” invita a nuove scelte politiche per la riqualificazione sostenibile dell’edilizia.
Fillea Cgil – Legambiente sottolineano la drammatica crisi che da 6 anni danneggia il settore edilizio italiano e propongono un radicale cambiamento nella regolamentazione del compartimento dell’edilizia.
A tal proposito, non identificano i finanziamenti pubblici come la soluzione del problema e propongono invece nuove scelte a favore dell’efficienza energetica e della sicurezza antisismica delle abitazioni.
I 7 miliardi di euro destinati ad interventi di riqualificazione sostenibile. previsti nell’ambito del nuovo quadro finanziario comunitario per l’Italia, potrebbero creare almeno 600 mila nuovi posti di lavoro.
Secondo gli ambientalisti e i sindacalisti della Cgil, quel che manca all’Italia sono delle scelte politiche coraggiose che accompagnino un cambiamento finalizzato alla riduzione del lavoro in nero e degli abusi edilizi e che risollevi il paese dalla crisi economica.
Regolarità, legalità e sostenibilità ambientale e sociale devono diventare i punti cardine di una nuova strategia nazionale.
Per questo obiettivo il Governo deve svolge un ruolo fondamentale; ha il compito di impegnare risorse e stabilire regole per sostenere un salto di qualità nel modello produttivo delle costruzioni pubbliche e private.
Tra i punti sottolineati da Fillea e Legambiente c’è la necessità di stabilire un criterio prestazionale per selezionare le azioni di riqualificazione da finanziare e realizzare, la promozione di interventi destinati al patrimonio edilizio privato e la riqualificazione energetica e antisismica negli interventi urbani.
Secondo Fillea e Legambiente, la confusione di responsabilità rispetto a quale ministero si debba occupare di efficienza energetica non facilita un utilizzo intelligente dei fondi strutturali del 2014-2020.
“Per questo chiediamo al Governo Letta di istituire un Pon nazionale sulle città per coordinare interventi e risorse da parte di Ministeri e Regioni. Per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico”, si legge nel rapporto.