Nell’ambito del rinnovo delle agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie, la Legge di Stabilità 2017 ha prorogato anche il bonus videosorveglianza per le spese sostenute per l’installazione di impianti di allarme nella propria abitazione. Via libera, quindi, all’installazione di impianti di allarme anti-intrusione e videosorveglianza fino al 31 dicembre , detraibili per il 50% dell’importo.
Il bonus sarà “erogato” sotto forma di detrazione IRPEF, ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli seguenti.
Lo sgravio fiscale sugli interventi per l‘installazione di impianti di allarme e videosorveglianza viene riconosciuto sia a livello di singola unità abitativa, con l’installazione, ad esempio, di allarmi e sistemi di antifurto, sia a livello condominiale, nelle aree comuni degli edifici residenziali.
In questo secondo caso, la detrazione spetta anche per lavori di riparazione “senza innovazioni” dell’impianto o che comportano la sostituzione di alcune componenti.
Potranno beneficiare del bonus sulle spese di videosorveglianza tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Imposta sui Redditi Presunti delle Persone Fisiche che sosterranno questo genere di spese durante il 2017.
L’agevolazione spetterà parimenti sia ai proprietari sia agli inquilini di un’immobile sia ai titolari di un diritto reale di godimento dell’immobile.
Detraibili al 50%, gli interventi su cui si può richiedere l’applicazione del bonus videosorveglianza sono le spese riguardanti la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse all’installazione degli impianti di sicurezza domestica. Cui si aggiunge l’acquisto dei materiali utilizzati, il compenso corrisposto per la relazione di Conformità dei lavori eseguiti e il versamento dell’IVA.
Conditio sine qua non per ottenere il bonus videosorveglianza: effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale specificando nella causale codice fiscale del soggetto erogatore e sostiene la spesa e codice fiscale/partita Iva del destinatario.
Il richiedente dovrà, inoltre, indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile ove sono stati eseguiti gli interventi e conservare tutti i documenti relativi ai lavori.
Consulta la guida completa 2017 sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
L.S.