Sono iniziati i lavori per MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCONFORT, il più grande evento nazionale per l’impiantistica, le energie rinnovabili e la climatizzazione.
Il comitato organizzativo di MCE ha fissato per il prossimo autunno due incontri internazionali introduttivi: MCE ASIA (a settembre) e MCE SAUDI (a novembre), in attesa della fiera del 2016.
MCE ha raggiunto nel 2014 2.000 espositori provenienti dai settori dell’impiantistica civile industriale, della climatizzazione e delle rinnovabili, dei quali il 43% esteri, e 155.987 visitatori professionali.
Per MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCONFORT 2016 si sono già registrati oltre 900 espositori ed è prevista una crescita dell’11% rispetto all’edizione 2014.
Questi dati testimoniano la crescente importanza della fiera a livello internazionale e il rinnovato interesse di aziende e privati per l’innovazione tecnologica, l’efficienza energetica e lo sviluppo di sistemi intelligenti.
“Progettare oggi gli edifici significa non solo ottimizzare le prestazioni energetiche e ridurre i consumi, ma utilizzare tecnologie che integrino funzionalità e strumenti di gestione tra edificio e impianto e tra edificio e città, per riuscire a cogliere un nuovo modo di costruire e di abitare.
E proprio il supporto di un’industria molto forte e riconosciuta è uno dei motivi per cui MCE ha avuto nel tempo, e continua ad avere, un’importanza tanto rilevante nel panorama fieristico mondiale” si legge nel comunicato stampa MCE.
Proprio per sottolineare l’importanza dell’internazionalizzazione della fiera, sono stati sviluppati per il 2015 gli eventi MCE ASIA, dal 2 al 4 settembre 2015 presso il Marina Bay Sands di Singapore, e MCE SAUDI, dal 30 Novembre al 2 dicembre al al Riyadh International Convention & Exhibition Center – RICEC (Aabia Saudita).
Questi eventi collaterali rappresentano un’importante occasione per le aziende di MCE per presentarsi ai mercati internazionali in via di sviluppo, disposti a investire nell’efficienza energetica residenziale e industriale – secondo i dati Cresme – fino a 214 miliardi di euro nei prossimi 4 anni.