Con l’arrivo del grande caldo è necessario prepararsi alle alte temperature, dato che la gran parte degli immobili italiani è costituito da edifici senza isolamento termico delle strutture sarà necessario per la maggior parte delle persone ricorrere all’utilizzo di un climatizzatore.
Date le diverse agevolazioni fiscali disponibili, questo può essere l’anno giusto per provvedere a sostituire il vecchio condizionatore e comprarne uno nuovo.
Ma come fare a capire se può essere conveniente mandare il vecchio apparecchio in pensione? Se il climatizzatore ha superato i 10 anni di vita, è sicuramente consigliabile iniziare a valutare la possibilità di sostituirlo con uno di ultima generazione. I vantaggi sono sia dal punto di vista economico, in quanto ad un esborso iniziale corrispondono costi energetici di esercizio più bassi, sia in termini di efficienza energetica e visto che si ottengono migliori prestazioni tecniche, anche dal punto di vista ambientale.
Il bonus condizionatori per coloro che acquisteranno un climatizzatore d’aria in pompa di calore permette di detrarre la spesa sostenuta dalla dichiarazione dei redditi e la detrazione viene restituita in dieci quote annuali. Oltre al vantaggio economico però vi è anche la drastica riduzione dei consumi di elettricità offerta dai nuovi prodotti in classe A+, A++ e A+++, che consentono anche una notevole diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Inoltre le nuove direttive europee che entreranno in vigore nel 2025 vieteranno l’uso di gas fluorurati per gli impianti di raffreddamento con indice di GWP superiore a 750 e le aziende produttrici stanno già sviluppando nuovi modelli che rispettino le nuove normative.