Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri del disegno di legge contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato arriva una manovra finanziaria da 26,5 miliardi di euro e con essa un decreto con nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche.
Il nuovo decreto, firmato dai ministri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e delle Politiche agricole, va a sostituire il Dm del 6 luglio 2012.
I 5,8 miliardi di euro previsti dal nuovo decreto verranno concessi ai nuovi impianti da fonti rinnovabili non fotovoltaiche, agli impianti ibridi e agli impianti sottoposti a rifacimento totale o parziale che rientrano nella potenza di soglia.
Oltre ai nuovi incentivi, pensati all’interno della nuova Strategia Energetica Nazionale per sostenere gli impianti di fonti di energia rinnovabile diverse da quella solare fotovoltaica, con il nuovo decreto arriva anche una semplificazione delle modalità di accesso alle agevolazioni e un adattamento graduale alle Linee guida in materia di aiuti Statali per l’energia e l’ambiente.
L’accesso agli incentivi avverrà sempre attraverso registri e aste, per gli impianti più grandi. I contingenti per le aste sono: 800 MW per l’eolico onshore, 30 MW per l’eolico offshore, 20 MW per la geotermia e 110 MW per il solare termodinamico. Per quel che riguarda i registri sono invece: 60 MW per l’eolico a terra, 80 MW per l’idroelettrico, 30 MW per la geotermia, 90 MW per le biomasse, 6 MW per gli impianti a moto ondoso, 10 MW per il solare termodinamico, 120,5 MW per gli ex zuccherifici.
Il Decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine del mese di febbraio, dopo aver acquisito il parere della Conferenza unificata e quello dell’Authority dell’energia.