Prima di installare un climatizzatore è bene prestare molta attenzione a dove questo sarà collocato.
Se l’unità dovrà essere installata all’esterno sarà infatti d’obbligo la Scia, ossia la segnalazione certificata di inizio di attività, pena una multa salata, che sarà comminata anche nel caso in cui il soggetto sanzionato abbia acquistato l’immobile con il condizionatore già stato montato nell’edificio.
Anche per il Tar, come per il Consiglio di Stato, i condizionatori sono considerati degli impianti tecnologici e quindi rientrano tra gli interventi edilizi soggetti alla Scia nel momento in cui vengono collocati all’esterno di un immobile, oltre che rispettare le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, sull’efficienza energetica, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio.
Nonostante il decreto Sblocca Italia (d.l. n. 133/2014), che ha escluso la Scia solo nel caso di edilizia libera, cioè per gli interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW (cfr. art. 6, comma 1, lett a) d.p.r. n. 380/2001), qualora l’installazione fosse effettuata in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività verrà comminata una sanzione pecuniaria pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi stessi e comunque in misura non inferiore a 516 euro.