Dalla Regione Puglia 110 milioni per incentivare la riqualificazione anche energetica degli edifici fatiscenti.
Con una delibera firmata dagli assessori all’Urbanistica, al Welfare e allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, sono state assegnate le risorse per risanare circa 2.000 alloggi dell’Arca – Agenzia regionale per la casa e l’abitare. Tra le opere interessate anche quelle di riqualificazione energetica.
Gli incentivi ammontano a 110 milioni di euro, derivanti da fondi comunitari per la riduzione del disagio abitativo. Questo bando fa parte di un pacchetto di provvedimenti per l’efficientamento energetico. Con queste risorse sarà possibile ottenere sensibili miglioramenti in edifici con gravi problemi di dispersione energetica.
“L’obiettivo è legare gli interventi di ristrutturazione con quelli di efficientamento energetico” spiega l’assessore all’urbanistica Anna Maria Curcuruto. Di fondamentale importanza ridurre il “rischio sismico e quelli sociali con l’eliminazione delle barriere architettoniche e con la domotica sociale”.
“Questa delibera è stata scritta a sei mani: la parte del Welfare ci darà una mano per le barriere architettoniche, quelle della nuova domotica per disabili e all’introduzione di ausili informatici. Quella dello Sviluppo economico riguarda l’efficientamento energetico con nuovi infissi e isolamenti termici. La collaborazione è lo strumento più efficiente per raggiungere risultati quando si usano i fondi comunitari” spiega Curcurutu.
“In Puglia abbiamo oltre 53mila alloggi, di cui il 40% risalgono a prima degli anni Ottanta e hanno sicuramente bisogno di interventi radicali”. I lavori sugli edifici scelti potranno essere integrati con i programmi di rigenerazione urbana. Questa serie di interventi consentiranno di portare avanti la lotta al degrado, la messa in sicurezza e il recupero sociale.
“Abbiamo integrato le attività – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone – per soddisfare diversi bisogni dei cittadini”. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di vita delle persone che abitano i quartieri popolari, come anziani e disabili. Verranno eliminate le barriere architettoniche, installati impianti di domotica e computer per poter comunicare direttamente con enti e imprese commerciali.