Spesso le vecchie canne fumarie e i camini non sono compatibili con i nuovi generatori di calore ed è quindi necessario un risanamento.
Il risanamento è un’operazione indispensabile quando i camini o le canne fumarie non funzionano a dovere, in caso di sostituzione della caldaia e quando si vuole cambiare tipologia di combustibile.
Spesso le canne fumarie più datate sono costruite da materiali poco resistenti all’umidità (come mattoni o calcestruzzo) che possono provocare condense, soprattutto se sostituiamo il combustibile da gasolio a gas.
Materiali più idonei alle canne fumarie sono l’acciaio inox, la ceramica refrattaria o resine speciali.
Secondo la norma UNI 10845 “È consentito il risanamento di camini e canne fumarie esistenti attraverso il rivestimento delle pareti perimetrali interne utilizzando materiali adatti e tecniche di installazione adeguate, dichiarati idonei allo scopo dal produttore”.
Tra le tecniche di risanamento del camino, la più diffusa è l’intubamento con un tubo flessibile realizzato in acciaio inox, che si adatta a ogni spazio grazie alla sua capacità di curvarsi molto semplicemente.
Per impianti con potenza termica inferiore o pari a 35 kW, si possono utilizzare come rivestimenti i tubi morbidi e modellabili in fibra di vetro e resine termoindurenti.
Questi tubi devono essere gonfiati con vapore ad elevata temperatura una volta inseriti nel camino, in modo tale da aderire fino allo stato di solidificazione.
Nel caso in cui il condominio fosse dotato di un riscaldamento autonomo e una canna fumaria per tutti gli appartamenti la questione si complica.
Si deve infatti prestare attenzione quando si installa una nuova caldaia perché è possibile che insorgano problemi di tiraggio della canna fumaria.
Per evitare tali problemi è necessario effettuare una verifica di idoneità. In caso di incompatibilità con la canna fumaria condominiale si dovranno realizzare condotti fumari individuali per ogni appartamento, o realizzare una nuova canna fumaria di dimensioni compatibili all’intervento.