Riscaldamento autonomo condominio: conviene?

Con l’entrata in vigore del decreto legislativo del 19 luglio 2014 sarà obbligatorio per tutti i condomini dotati di un impianto di riscaldamento centralizzato l’obbligo di installare i contabilizzatori di calore in ogni abitazione entro il 31 Dicembre 2016.

La presenza di un impianto condominiale centralizzato comporta l’obbligo per i condomini di contribuire in parte uguale alle spese di consumo e gestione, salvo casi in cui ci si stacchi dall’impianto centralizzato.

 

 

Dato che il riscaldamento risulta essere una delle spese più rilevanti bilancio familiare è importante valutare se effettuare il passaggio dal riscaldamento centralizzato a quello autonomo può essere maggiormente conveniente. Con l’articolo 1118 della riforma del condominio in vigore dal 18 giugno 2013 è stata inserita proprio questa possibilità: “Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini”.

Le motivazioni che possono portare a prendere in considerazione di distaccarsi dall’impianto centralizzato sono il caso in cui si ritienga che i costi dell’impianto siano troppo alti in relazione alla sua efficienza o che questo sia stato tarato su esigenze lontane dalle proprie comportando costi elevati. L’obbligo di installare un sistema di contabilizzazione del calore in ogni appartamento, va incontro a queste problematiche e fa venir meno la reale convenienza di un impianto autonomo.

La causa più plausibile per la quale conviene realmente il distacco è quando nel condomino sono presente condomini che non pagano le proprie quote, o lo fanno in ritardo, causando un aumento delle spese a tutti gli altri.

I costi da sostenere per il passaggio al riscaldamento autonomo, dopo aver verificato la fattibilità dell’intervento, prevedono: l’installazione della caldaia autonoma e gli interventi per il distacco delle tubazioni interne all’appartamento da quelle dell’impianto centralizzato, per la realizzazione di una nuova rete idraulica, l’allaccio e adeguamento della linea gas, il collegamento delle tubazioni al nuovo generatore e l’installazione della canna fumaria. Grazie alle agevolazioni sul risparmio energetico, tutte queste voci possono beneficiare della detrazione fiscale del 65%.

In ogni caso il distacco dall’impianto porta sempre ad uno squilibrio, perché quando viene installato un impianto centralizzato, questo viene dimensionato per garantire le medesime prestazioni in tutti gli appartamenti. E’ quindi necessario affidare ad un tecnico la misurazione di questo squilibrio per ottenere il via libera ai lavori e quantificare la quota necessaria per compensare il calore di cui si continuerebbe a godere (solitamente intorno al 20-30%).

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