Da quest’anno sono cambiate le percentuali e i limiti di spesa per le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie.
Con l’avvicinarsi del momento di presentare la dichiarazione dei redditi, il Fisco risponde ai dubbi sulle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie. Le detrazioni variano a seconda di quando sono stati eseguiti i lavori.
I chiarimenti dell’Agenzia dell’Entrate vertono soprattutto sulle detrazioni per lavori in proprio. Questa infatti spetta per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio anche a chi esegue in proprio i lavori sull’immobile. L’Agenzia chiarisce però che compete solamente per l’acquisto dei materiali.
La legge di bilancio 2018 ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 la detrazione Irpef nella percentuale del 50%. La detrazione è da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Le agevolazioni sono riservate ai privati, alle cooperative e alle aziende edilizie. Le spese devono essere sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2018.
I rimborsi vengono erogati dall’Agenzia suddivisi in 10 rate nell’arco dell’anno. I rimborsi spettano a chi effettua lavori nella propria abitazione e a chi acquista fabbricati ristrutturati ad uso abitativo.
Anche nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione venissero eseguiti dall’inquilino, questi usufruirà della detrazione. L’unica condizione è che il proprietario abbia acconsentito allo svolgimento dei lavori.
Il bonus (del 25%) è previsto anche per chi acquista un’abitazione ristrutturata. Questo è esteso alle imprese di costruzione che eseguiranno i lavori entro 18 mesi dall’assegnazione della casa.
Le detrazioni nel caso dei condomini possono essere richiesti solo nel caso di ristrutturazioni eseguite su parti comuni. In questo caso i bonus vengono ripartiti in base alla quota di proprietà di ogni inquilino.
Ogni intervento deve essere pagato con bonifico postale o bancario e deve essere indicato nella causale il codice fiscale o la partita Iva del contribuente. Per ottenere i bonus è necessario inserire nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e tutti gli estremi necessari.