Prima tappa a Courmayeur per il road show che porterà in giro per i prossimi 12 mesi Biosphera 2.0, il modulo abitativo itinerante ed energicamente efficiente, provvisto di tutti i servizi per vivere, anche in condizioni ambientali estreme, in modo autonomo e senza alcun ricorso a una rete di energia esterna.
Il progetto internazionale di ricerca e sviluppo monitorerà dati ambientali e energetici del fabbricato e i parametri fisiologici degli abitanti nelle diverse situazioni ambientali.
Il modulo è stato sviluppato a partire dal concept messo a punto da un gruppo di studenti di architettura del Politecnico di Torino, insieme alla startup di I3P Be-Eco, a Valleé d’Aoste Structure e dall’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste.
Dopo Courmayeur Biosphera 2.0 farà tappa ad Aosta, Milano, Torino e Lugano, venendo così sottoposto agli stress test più duri e alle condizioni ambientali estreme come i -20° C in inverno in Valle d’Aosta o i + 40° C in estate in Romagna.
Durante il prossimo anno saranno raccolti dati di oltre 20 parametri relativi al modulo e alla fisiologia degli oltre vento abitanti che si alterneranno al suo interno come temperatura, umidità, qualità dell’aria, campi elettromagnetici, polveri sottili, frequenza cardiaca, temperatura della pelle, stato emotivo. I partecipanti saranno chiamati a raccontare la loro esperienza quotidiana all’interno della struttura tramite foto, post e video. I primi ‘inquilini’ di Biosphera 2.0 saranno proprio i sei studenti vincitori del concorso.
L’iniziativa Biosfera 2.0 è promossa dal Dipartimento di Architettura e Desi del Politecnico di Torino e dall’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste, ed è supportata da ZEPHIR – Passivhaus Italia, Minergie, PEFC, Aktivhaus e Vallée d’Aoste Structure.