Entro il 2018 verrà eliminata completamente la tariffa elettrica progressiva, con risparmi stimati di 618 euro l’anno a famiglia.
L’obiettivo dell’Autorità dell’energia è quello di abolire la tariffa progressiva, ritenuta ormai un sistema obsoleto.
Entro il 2018, la tariffa elettrica non aumenterà più progressivamente in base ai consumi, come fanno anche le aliquote Irpef relativamente ai redditi.
Secondo l’Autorità, la tariffa progressiva è il risultato di una particolare contingenza storica – gli shock petroliferi e l’austerità energetica del 1970 – e non è più applicabile alla situazione attuale.
Il documento redatto dall’Autorità per l’energia prevede una serie di altre opzioni, tra cui una messa particolarmente in evidenza.
Si tratta di un sistema che prevede che le tariffe di rete siano uguali per tutti e non più progressive, con un fisso annuo per ogni utenza, basato sulla potenza impiegata e sui consumi effettivi.
Questa soluzione suggerita propone inoltre la copertura degli oneri generali per il 50% in base alla potenza e il 50% sui consumi.
La quota impegnata sarà inoltre differenziata tra residenti e non residenti in base alla potenza impegnata.
Tale proposta garantirebbe dei benefici alle famiglie numerose, per un risparmio stimato di 618 euro l’anno, mentre rimarrebbe sostanzialmente stabile la bolletta del consumatore medio.
La situazione più svantaggiosa sarebbe quella dei single, che pagherebbero 74 euro in più l’anno, e i clienti non residenti con consumi alti, con 129 euro in più l’anno.
L’approvazione è prevista per il prossimo 16 marzo, mentre i tempi per l’applicazione del sistema si svilupperanno in circa due anni a partire dal 2016.