Verifica e sostituzione del contatore

Quando il contatore dell’energia elettrica non sembra funzionare correttamente è possibile richiedere una verifica al venditore del servizio.

Il soggetto venditore del servizio è tenuto a verificare il corretto funzionamento del contatore.

 

Una volta che il cliente ha presentato la richiesta di verifica, il venditore fornirà delle informazioni sui relativi costi per la riparazione del contatore.

 

Solo dopo un’ulteriore conferma del cliente, il venditore potrà procedere trasmettendo la richiesta di verifica del cliente al soggetto distributore dell’energia elettrica entro due giorni lavorativi.

A questo punto, il distributore del servizio dovrà verificare il corretto funzionamento del contatore entro 15 giorni lavorativi a partire dalla richiesta di verifica del venditore.

 

Nel caso in cui il servizio non rispetti queste tempistiche, il cliente ha diritto a un indennizzo pari a 35 euro, se la verifica è avvenuta entro il doppio del tempo stabilito, a 70 euro, entro il triplo del tempo, fino ad un massimo di 105 euro.

E’ importante richiedere una verifica solamente se i dubbi sul funzionamento del contatore sono fondati. Infatti, nel caso in cui durante la verifica l’impianto risulti funzionante, si dovrà comunque pagare una somma pari a 49,70 euro.

Nel caso in cui il contatore, per difetto o per eccesso, non funzioni correttamente, il distributore è tenuto a ricostruirne i consumi e a sostituire il sistema gratuitamente, previo consenso scritto del cliente.

 

Il periodo per la ricostruzione dei consumi, nel caso in cui non si conosca quando il contatore ha iniziato ad avere problemi, si può riferire fino a un anno prima della verifica del malfunzionamento.

 

E’ quindi importante che il cliente conservi la documentazione che riguarda i consumi di energia elettrica dei mesi e degli anni precedenti.

 

L’informazione sulla ricostruzione dei consumi deve essere fornita al cliente entro due mesi dalla verifica del contatore.

 

You May Also Like